RIFLESSIONI CELEBRI

Sull’arte

«Risulta che la migliore insegnante sia la musica, l’arte che non si è dedicata alla riproduzione dei fenomeni naturali, ma alla espressione dell’animo dell’artista e alla creazione di una vita autonoma attraverso i suoni musicali» (Kandinskij, Dello spirituale nell’arte)

«La musica mette l’anima in armonia con tutto ciò che esiste» (Oscar Wilde)

«Non è con le idee che si fanno i versi, ma con le parole» (Mallarmé)

«Mon canon, c’est l’instinct» (Poulenc)

«[…] questi stessi signori di mediocre ingegno, sul declinare dei loro rispettabili anni, di solito si esauriscono da noi nel modo più pietoso, senza nemmeno accorgersene. Non di rado si scopre alla fine che uno scrittore, al quale si era per lungo tempo attribuita una eccezionale profondità di idee e dal quale si aspettava una straordinaria e seria influenza sul movimento della società, non aveva che una ideuzza fondamentale così diluita e così microscopica che nessuno nemmeno rimpiange ch’egli abbia potuto esaurirsi così presto. Ma i vecchietti canuti non se ne accorgono e s’arrabbiano. Il loro amor proprio, alla fine della loro carriera, assume talvolta delle proporzioni che meravigliano. Dio solo sa per chi essi cominciano a scambiare se stessi – almeno almeno per degli dèi» (Dostoevskij,  I demoni)

«Nella musica, più che in ogni altro ramo dell’arte, la comprensione non è concessa che a coloro che vi apportano uno sforzo attivo. La ricezione passiva non è sufficiente. Sentire certe combinazioni di suoni e abituarvisi automaticamente non implica, di necessità, il fatto di ascoltarle e di afferrarle, perché si può ascoltare senza sentire, come si può guardare senza vedere» (Stravinskij, Cronache della mia vita)

«Car nous voulons la Nuance encor, Pas la Couleur, rien que la nuance ! Oh ! la nuance seule fiance La rêve au rêve et la flûte au cor !» (Verlaine, Art Poétique)

«Il dipingere è uno scontro tempestoso di mondi diversi, che in questa battaglia si definiscono reciprocamente per creare un mondo nuovo, che è l’opera. Ogni opera nasce così, come nasce il Cosmo, attraverso le catastrofi che dal caotico frastuono degli strumenti vanno a formare una Sinfonia, la Musica delle sfere. La creazione di un’opera è la creazione del mondo» (Kandinskij, Sguardo al passato)

«Ora non voglio far altro che ascoltare… Odo tutti i suoni che si convogliano insieme, si combinano, si fondono in fuga, suoni della città, suoni di fuori della città, suoni del giorno e della notte…» (Whitman, Il canto di me stesso)

«Ora non ho più bisogno di un pianoforte, ho la Sesta Avenue con tutti i suoi suoni» (Cage)

«Le ho dato un bel bacio in silenzio, poi […] quando mi misi al pianoforte, mi sembrò, tanto mi travolgeva il fiume dei miei pensieri, che sotto le dita scaturissero divinità e fiori» (Schumann)

«Le stagioni sono quello che dovrebbe essere una sinfonia: quattro movimenti perfetti in intima armonia gli uni con gli altri» (Rubinstein)

«Nella poesia, la vita è ancora più vita che la vita stessa» (Vissarion Bielinski)

«Egli descriveva il naufragio d’una nave, in un punto vicino alla costa inglese; a questo naufragio egli stesso aveva assistito ed aveva visto salvare i naufraghi e ripescare gli annegati. Ebbene tutto questo articolo, abbastanza lungo e verboso, era scritto con l’unico scopo di mettere in mostra se stesso. Si leggeva senz’altro fra le righe: “Interessatevi di me, guardatemi qual ero in quei momenti. Che v’importa di questo mare in tempesta, degli scogli, dei resti della nave ? Ve l’ho descritto a perfezione tutto questo, con la mia penna possente. Perché guardate quest’annegata con un bambino morto fra le morte braccia ? Guardate me piuttosto, come io non abbia sopportato questo spettacolo e mi sia voltato dall’altra parte […] com’è interessante, non è vero ?”» (Dostoevskij,  I demoni, a proposito dello scrittore Karmasinov)

«La danza è la più sublime, la più emozionante, la più bella di tutte le arti, perché non è una semplice trasposizione o astrazione della vita; è la vita stessa» (Henry Havelock Ellis)

«La creatività è fatta di attenzione e rispetto per i piccoli fatti della vita» (Francesco Alberoni)

Sulla vita

«Vedi, Momo, nella mia vita avrò anche lavorato molto, ma ho lavorato lentamente, prendendomi il mio tempo […]. Il segreto della felicità è la lentezza, proprio così» (Schmitt, Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano)

«Il divenire […] risolve la contraddizione dell’essere e del non essere, l’uomo diviene questi opposti che egli non può essere simultaneamente» (Jankélévitch)

«Non essere triste. Non sto morendo, Momo, sto andando a raggiungere l’immenso» (Schmitt, Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano)

«Non siamo noi a non sapere ciò che vogliamo, è la verità che è lacerata e incoerente, sono le verità che sono sporadiche e incompatibili e non possono essere onorate tutte insieme» (Jankélévitch)

«Bisognava aver bramato la morte, Massimiliano per sapere quale bene è vivere. Vivete dunque e siate felici […] e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Iddio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta l’umana saggezza sta in queste due parole: aspettare e sperare» (Dumas padre, Il Conte di Montecristo)

«Nessun giorno passa senza che l’alba segua e cada la notte […]. Il mondo non è stabile ma fragile come una ragnatela» (Le mille e una notte)

«Il più grande errore che possa fare un uomo è avere paura di farne uno» (Elbert Hubbard)

«Il mio desiderio è che si dica di me quando sparirò: ” – dopo tutto, era un brav’uomo… un cattivo soggetto, forse, ma un brav’uomo…”» (Leblanc, Arsène LupinLa Cagliostro se venge)

«Le hasard […] c’est la force la plus troublante et la plus ingénieuse qui soit, la plus imprévue et la plus capricieuse. Le hasard rapproche et rassemble, multiplie les combinaisons les plus insolites, et, avec les éléments les plus disparates, crée la réalité de chaque jour. Il n’y a plus que le hasard qui fasse des miracles» (Leblanc, Arsène LupinLe hasard fait des miracles)

«Siate decisi a non servire più ed eccovi liberi» (La Boetie)

«L’irriverenza è uno dei modi tramite i quali il Divino Ingannatore, che vive in tutti noi, può mettere alla prova le verità di qualsiasi filosofia, religione o sistema di conoscenza. Qualsiasi filosofia, religione o stile di vita che non contenga umorismo non può sopravvivere» (Jamie Sams, La Ruota Delle Lune. Meditazioni Pellerossa per molte lune)

«Non c’è nessuna strada facile per la libertà» (Mandela)

«Se il piacere esiste, e se non si può gioirne che essendo vivi, la vita è dunque una fortuna» (Casanova)

«La vita dei grandi uomini ci ricorda che anche noi possiamo rendere la nostra vita sublime, e lasciare dietro di noi, dopo la morte, delle impronte sulla sabbia del tempo» (Henri Longfellow)

«La tua vita non abbia più nubi di quante abbisognano a un bel cielo crepuscolare, né più pioggia di quanta ne occorre a un arcobaleno. Quando la sera siedi in cima a un monte e in estasi guardi la valle fiorita e il cielo stellato, anche allora non dimenticare l’amico lontano che è veramente abbattuto e infelice, e auguragli tutto quello che egli augura a te da qui. Il tuo genio mite e umano sorvoli leggero il fango della vita e tu rimani sempre quello che sei e che sei stato: umano, umano» (Schumann)

«Siate il cambiamento che vorreste vedere nel mondo» (Gandhi)

«Un vincitore è solo un sognatore che non si è arreso» (Mandela)

«Est-ce que la vie serait ronde comme la terre ? Est-ce que, sans s’en apercevoir, on en ferait le tour ? Est-ce qu’à mesure qu’on approche de la tombe, on se rapprocherait de son berceau ?» (Dumas padre)

«Il direttore di Katusha solleva il problema: “Qual è lo scopo della vita ?” Può darsi che intenda aprire una profonda discussione filosofica. Può anche darsi che si senta preso dalla paura che la vita umana non abbia alcun significato. Nel primo caso va tutto bene. Ma se fosse giusta la seconda ipotesi non andrebbe affatto bene. Perchè la sola risposta possibile è “Si vive per vivere”, per quanto strana e unilaterale questa risposta possa sembrare. Tutto il significato della vita è la vita stessa, il processo dell’esistenza. Per capire il significato della vita si deve, prima di tutto, amare la vita, abbandonarcisi completamente. Solo allora se ne comprenderà il significato, si capirà perché si vive. La vita – a differenza di tutto ciò che è opera dell’uomo – non ha bisogno di teorie. Chiunque sia capace di adempiere alla funzione di vivere può fare a meno di teorie» (Dal diario dello studente Kostya Ryabtsev)

«La sofferenza è la legge dell’umanità, così come la guerra è la legge della giungla. Ma la sofferenza è enormemente più potente della legge della giungla, ed è in grado di convertire l’avversario e aprire le sue orecchie alla voce della ragione… Quando volete ottenere qualcosa di veramente importante non dovete solo soddisfare la ragione ma anche toccare i cuori. L’appello della ragione è rivolto al cervello, ma il cuore si raggiunge solo attraverso la sofferenza. Essa dischiude la comprensione interiore dell’uomo. La sofferenza, e non la spada, è il simbolo della specie umana.» (Gandhi)

«Nei più terribili infortuni, Dio getta la speranza, come la goccia d’acqua che il ricco malvagio dell’inferno domandava a Lazzaro» (Dumas, Il visconte di Bragelonne)

«Quale è la cosa più difficile di tutte ? Quella che sembra la più facile: con gli occhi vedere ciò che davanti agli occhi si trova» (Goethe)

«Com’è difficile contare su ciò che sembra esistere. Questo mondo effimero, sarà bene considerarlo inesistente ?» (Waka anonimo del Giappone)

RIFLESSIONI CELEBRIultima modifica: 2009-12-06T17:55:00+01:00da catve
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