BRANI SCIOLTI

VASTO ALTOPIANO

In Vasto altopiano ho voluto ricreare le sonorità e la sconfinata apertura di una vallata himalayana. Una libera successione di episodi, l’ultimo dei quali ripreso variato alla fine, rievoca l’intrecciarsi nell’aria di tintinnii di campanelli rituali, di campanacci di armenti e di bandiere al vento. È stato eseguito per la prima volta il 16 giugno 2016 a Palazzo Te di Mantova, nell’ambito del concerto “Collage Satie” di Giancarlo Cardini.  

DERVISCI SOTTO LA LUNA

Un brano orientaleggiante e mistico. Sopra fluidi arpeggi si sviluppano liberamente due motivi, sempre in lieve sfasatura ritmica rispetto all’accompagnamento, finché il secondo va a estinguersi nel registro acuto.

STALATTITI

Dalla ripetizione di un “la” sospeso si dipana via via una serie di micro-variazioni cromatiche dalle timbriche glaciali e cristalline, che valorizzano in particolar modo il registro acuto del pianoforte. Stalattiti è stata eseguita più volte in concerto da Giancarlo Cardini, la prima in Sala Vanni, a Firenze, il 28 Ottobre 2010. Sempre Cardini l’ha incisa per Materiali Sonori. Il cd è allegato al libro di Paolo Carradori Giancarlo Cardini: la musica, il novecento, Del Bucchia editore.

MOON’S LULLABY

Una ninnananna con un accompagnamento morbidamente sincopato, suonata per la prima volta in pubblico da Giancarlo Cardini nella stagione GAMO concerti 2010.

INTERMEZZO

PACE

Un pezzo semplice e diatonico, che può essere eseguito anche con la sola mano destra. E’ stato scritto in un momento di isolamento, nel rilassamento seguito a un periodo di forte tensione. La prima esecuzione pubblica è di Agnese Toniutti alla Villa Aurora di Fagagna (Udine), il 23 novembre 2018.

NEVE

È una pagina dalla sonorità ovattata, che evoca un paesaggio campestre. Episodi con una esatta misurazione dei valori di durata vengono contrapposti ad altri ariosi e liberi, che per la scrittura grafica alludono a fiocchi di neve punteggianti il pentagramma, e in cui le note sono prolungate in proporzione alla distanza che le separa. Per il contesto invernale che lo ispira, Neve richiama il precedente Stalattiti.

LA LUCE DEL NORD

Due scorci di spirito pittorico, Tra i lenti banchi di nebbia e Raggi, si susseguono senza soluzione di continuità in questo brano dalle gradazioni sfumate. La seconda, brevissima miniatura, mi sta particolarmente a cuore; la cellula iniziale costituisce il perno di micro-variazioni che in tre righi scarsi evocano un’ambientazione coloristica ricca e instabile, continuamente oscillante.

 

BRANI SCIOLTIultima modifica: 2019-03-16T14:38:24+01:00da catve