INTERVISTA

Il 7 dicembre 2019 sono stata intervistata sul giornale greco “Polis Magazino”, in occasione della mia partecipazione come compositrice al progetto Mediterranean Miniature Sketches della pianista Erato Alakiozidou. Di seguito pubblico la versione italiana dell’intervista:

 

Qual è la tua prima memoria musicale?

È il carillon sopra la mia culla; era costituito da un cerchio argentato dal quale pendevano uccellini e campane tubolari, che suonavano quando venivano scontrate. Avevo pochi mesi di vita e quei tintinnii non si limitavano a mettermi allegria, mi facevano sentire anche protetta. Quindi il mio primo contatto con il mondo dei suoni ebbe qualcosa di magico, benefico e arcaico, un po’ rituale. Ricordo con emozione pure l’estate in cui mio zio suonò sul vecchio pianoforte della sala la “Marcia alla turca” di Mozart. Ero nella prima adolescenza e in quel momento decisi di studiare musica.

Descrivi la tua carriera. Ci sono state influenze positive o negative?

Durante gli ultimi anni di conservatorio, e in quelli successivi al diploma, ho avuto la fortuna di studiare con Giancarlo Cardini, un pianista e compositore di rara autenticità, la cui curiosità spazia dai più rigorosi compositori d’avanguardia alla musica disco. Per caso scoprì le mie prime composizioni, le suonò in concerto e le incise; mi dedicò anche una suite per pianoforte a quattro mani, che eseguimmo più volte e registrammo. Inoltre, di recente ci sono stati altri incontri felici: da Alfonso Alberti, con cui ho avuto una piacevole intervista-concerto alla Galleria d’Arte Moderna di Milano, ad Agnese Toniutti, una pianista friulana che mi ha eseguito in più occasioni e ha dedicato un concerto alla mia produzione. Ho poi avuto la gioia di collaborare con bravissimi interpreti stranieri come Dante Boon, Melaine Dalibert, R. Andrew Lee… e ovviamente Erato Alakiozidou!

Il successo o il fallimento ti spaventano?

Non ci rifletto molto, ma quando lo faccio mi spaventa un po’ che fattori indipendenti da me possano incidere sulla mia vita. Cerco però di fare sì che questi pensieri non mi influenzino mentre compongo, perché per me è di primaria importanza esprimermi in modo diretto e autentico, senza autocensure o inibizioni.

Quali sono i tuoi progetti musicali futuri?

Sto rifinendo alcune pagine per pianoforte e mi sto cimentando nella scrittura di un pezzo per flauto; vorrei anche divulgare una suite thriller-noir che ho appena finito di rivedere, la quale ha un carattere diverso dalla maggioranza dei miei lavori, è meno contemplativa. Infine, ho alcuni progetti insieme ad altri musicisti, ma dato che non c’è ancora nulla di ufficiale preferisco non scriverne!

Una collaborazione di cui sogni?

Mi piacerebbe collaborare con Roberto Prosseda; è un pianista che ammiro per l’intelligenza e la sensibilità musicale e ha tutte le qualità che desidero in un interprete.

Dicci qualche parola riguardo alla tua partecipazione al programma MMS Mediterranean Miniature Sketches.

L’idea mi ha subito affascinato e sono entusiasta di essere eseguita da una concertista così brava, insieme a tanti validi compositori. Sono contenta che tra i miei brani sia stata scelta proprio “Scia”, una pagina sulla Via Lattea la cui atmosfera mi sembra adatta al contesto. Devo anche dire che è la prima volta che un mio lavoro sarà eseguito in Grecia, un paese che visitai da bambina e che ricordo per la luce intensa, i colori vivaci, l’aura fatata che avvolgeva gli antichi monumenti… ed è là che ho imparato a nuotare, immergendomi per la prima volta nel Mediterraneo!”

INTERVISTAultima modifica: 2019-12-08T12:55:56+01:00da catve