Di seguito si riporta fedelmente quanto Giancarlo Cardini scrive nella presentazione al suo concerto bolognese del 9 Dicembre (v. il post precedente), sui brani di Caterina Venturelli in programma.
Stalattiti, per pianoforte, è per chi scrive pagina di notevole caratura, per come l’iterazione sottilmente variata di alcuni nuclei armonico-motivici si salda abilmente con una valorizzazione timbrica dei registri pianistici, in specie di quelli medio-acuti.
Per quanto riguarda Nettuno e Tritone, questo pezzo è ispirato, come denuncia il titolo, al pianeta più lontano del sistema solare, Nettuno appunto, e al suo satellite Tritone, e si articola, nella sua suggestiva, “astrale” atmosfera, in due parti agganciate l’una all’altra: la prima è basata su una serie di moduli accordali in forma arpeggiante ipnoticamente ripetuti nel registro medio-acuto, e la seconda, recante la didascalia “mistico e misterioso”, è più sinteticamente strutturata in un breve episodio melodico derivante dalla parte precedente.
(Giancarlo Cardini)